Grazie ad AI Mode, Google porta la rivoluzione del Search a un livello superiore

Google Search AI mode

Annunciata durante la conferenza Google I/O 2025, l’AI Mode segna una nuova tappa nell’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa al centro della Ricerca Google. Dopo le Panoramiche IA, già ampiamente distribuite, Google introduce “AI Mode” per rispondere alle nuove aspettative degli utenti, ormai abituati a risposte in stile conversazionale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’AI Mode!

Cos’è il AI Mode?

AI Mode è un nuovo metodo di ricerca conversazionale su Google. Questa permette di porre delle lunghe domande, complesse, sfumate e di ricevere una risposta generata dall’IA, arricchita tramite dei siti web, dei grafici, delle tabelle e talvolta anche immagini o video.

Concretamente, si tratta di una nuova scheda all’interno della Ricerca Google, accanto a Google Immagini, “Notizie” e Google Shopping. Questa modalità utilizza Gemini 2.5 (il modello linguistico di Google) per segmentare automaticamente la richiesta, avviare ricerche parallele su sottotemi e proporre una risposta sintetica, strutturata e personalizzata. 

Contrariamente alle AI Overviews che si integrano discretamente in alto alle SERPs, AI Mode trasforma radicalmente l’utilizzo offrendo un’esperienza di tipo “assistente personale”. L’utente può dialogare con l’IA, richiedere delle precisioni, esplorare diverse piste, o anche prendere delle decisioni (acquistare, prenotare, confrontare). 

È già in fase di sviluppo negli Stati Uniti per tutti gli utenti, questo metodo di ricerca dovrebbe espandersi progressivamente in Europa allo stesso modo delle AI Overviews. In Italia attendiamo ancora lo sviluppo di queste novità.

Che aspetto ha una ricerca una ricerca con AI Mode?

“AI Mode è solo un’anteprima di ciò che sta per arrivare”, garantisce Elizabeth Reid, vicepresidente di Google Search.  

Eppure, AI Mode sta già ridefinendo gli standard di pertinenza dei risultati forniti. L’IA si basa infatti su una tecnica di suddivisione intelligente delle richieste: analizza innanzitutto la domanda dell’utente, la scompone in più sotto-temi e lancia ricerche simultanee su ciascuno di essi.

Questo funzionamento consente a Google di esplorare il web in modo molto più approfondito rispetto ad una semplice ricerca, per proporre dei contenuti ricchi, pertinenti, che spesso superano anche le intenzioni personali di ricerca dell’utente.

Come apparire nei risultati AI Mode?

Nell’era dell’AI Mode e con l’avvento del GEO (Generative Engine Optimisation), le aziende locali devono più che mai ottimizzare la propria presenza online. Convincere i motori di ricerca tradizionali non basta più: ora è fondamentale distinguersi anche agli occhi delle IA generative.

Per ottimizzare le tue possibilità di essere visibile, ecco tre strumenti essenziali che Partoo ti aiuta ad attivare facilmente: 

1. Rispondi alle richieste conversazionali

Con AI Mode, gli utenti avranno una maggiore tendenza a porre domande lunghe e precise: dovrei dunque fornire un massimo di informazioni alle IA generative per apparire nelle loro risposte!

Più le informazioni della tua scheda Google (orari, servizi, descrizione) saranno aggiornate e complete, più avrai la possibilità di essere citato all’interno di una risposta AI Mode. Gestire le tue schede con il Presence Management di Partoo aiuterà dunque l’IA a comprendere meglio ciò che propone la tua azienda e ad ottimizzare il tuo Geo locale.

Presence Management

  • Aggiorna le tue informazioni senza sforzo
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  • Diffondi sulle piattaforme che contano
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2. Adattati alle ricerche multimediali

AI Mode analizza sia i testi che le immagini e i video.

Pubblicando regolarmente delle foto e dei Google Post tramite Partoo aumenti le tue possibilità di apparire in queste risposte arricchite, in particolare per le ricerche locali o richiedere una risposta visiva.

Ad esempio, se una persona cerca su Google esempi di tagli di capelli, AI Mode potrà mostrarle perfettamente le foto delle tue realizzazioni – purché tu le abbia pubblicate in precedenza nei Google Post!

3. Ottimizza il tuo store locator

L’AI di Google si basa fortemente anche sulla geolocalizzazione. 

Uno store locator ben progettato, ottimizzato per il GEO locale e connesso alle tue schede del punto vendita migliora la precisione dei risultati nell’AI Mode, soprattutto per le richieste vicine all’atto di acquisto (contenenti ad esempio “dove acquistare”, “vicino casa mia”, ecc.) Un buon store locator contiene infatti dei dati strutturati (schema.org), che Google utilizza per comprendere meglio il contenuto locale e proporre dei risultati pertinenti e a prossimità.  

Per scoprire di più sulle sfide dello store locator nell’era del GEO, guarda il nostro webinar dedicato.

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