Perché l’intento di ricerca SEO è importante per la tua visibilità locale?

In uno scenario altamente competitivo, come quello delle attività e dei servizi su internet, la visibilità locale non è una semplice opzione, ma uno strumento di crescita fondamentale. Per apparire tra i primi risultati di Google, è indispensabile saper gestire l’intento di ricerca SEO. Questo elemento cruciale, costantemente affinato da Google, consente alle aziende di indirizzarsi verso le richieste più pertinenti alla loro attività e di interagire con prospect qualificati. Approfondisci con Partoo tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento!

Cos’è l’intento di ricerca SEO?

Un intento di ricerca (detto anche user intent) definisce l’obiettivo reale dietro una ricerca online. In poche parole, si tratta del motivo per cui una persona effettua una specifica ricerca.

Solo pochi anni fa, Google si limitava a indicizzare esclusivamente le parole chiave; oggi, il suo algoritmo interpreta l’intento di ricerca dietro ogni query. L’obiettivo di Google è fornire la risposta più pertinente alla ricerca dell’utente, già al primo risultato. 
I tipi di intenti possono essere divisi in 4 (o anche 5) grandi categorie che riflettono le diverse fasi del customer journey. Nella SEO locale, è importante aggiungere l’intento “locale”, che rappresenta un fattore determinante.

Nota bene

Le query locali sono delle ricerche che contengono espressioni come “vicino a me”, “nelle vicinanze” o la menzione specifica di una città, un quartiere o una strada.

Le query locali sono delle ricerche che contengono espressioni come “vicino a me”, “nelle vicinanze” o la menzione specifica di una città, un quartiere o una strada.

Come si suddividono gli interessi in base all’intento di ricerca? 

Ogni intento di ricerca riflette un obiettivo specifico dell’utente; per questo, allineare il contenuto alle sue aspettative è essenziale. Scopri come ottimizzare la tua presenza online a seconda del tipo di ricerca:

• Informazionale: l’obiettivo è posizionarti come un esperto riconosciuto e sviluppare la tua reputazione per comparire tra i primi risultati di ricerca. 
• Navigazionale: l’obiettivo è garantire la massima visibilità, anche per gli utenti già familiari con il tuo brand. 
• Di indagine commerciale: l’obiettivo è dimostrare il valore delle tue offerte e supportare la decisione prima dell’acquisto.
• Transazionale: l’obiettivo è convertire efficacemente i visitatori del sito in clienti grazie a un percorso d’acquisto lineare e affidabile. 
• Locale: l’obiettivo è attirare una clientela locale e comparire nelle ricerche con la menzione “vicino a me”.

Lo sapevi?

L’intento di tipo informazionale è il più comune, rappresentando l’80% delle ricerche a livello globale su internet. Tuttavia, sono intenti di indagine commerciale o transazionale (ricerche locali incluse) a registrare più tassi di conversione più. 

L’intento di tipo informazionale è il più comune, rappresentando l’80% delle ricerche a livello globale su internet. Tuttavia, sono intenti di indagine commerciale o transazionale (ricerche locali incluse) a registrare più tassi di conversione più. 

Come cogliere l’intento locale: la strategia del drive to store

Le ricerche con intento locale sono per definizione indicatori chiave di utenti prossimi alla conversione, spesso già pronti a compiere un’azione concreta.Quando un utente digita “farmacia di guardia vicino a me” o “negozio di bici aperto domenica a Massa Carrara”, esprime un bisogno immediato e geolocalizzato, pronto a tradursi in una visita o in acquisto.

In questo momento cruciale, la ricerca online si trasforma in una visita di persona. 

Ecco alcune buone pratiche da adottare per apparire nelle ricerche locali dei tuoi potenziali clienti.

1. Ottimizzare la tua scheda GBP

La tua scheda Google Business Profile (ex Google My Business) è la carta d’identità digitale del tuo punto vendita su internet: è un elemento imprescindibile per farsi trovare dai clienti locali. 

Per assicurare al tuo profilo la massima visibilità su Google e raggiungere un vasto pubblico, è fondamentale un’ottimizzazione accurata. Oltre alle informazioni di base (nome del punto vendita, indirizzo e numero di telefono), ecco gli elementi da ottimizzare per rendere il tuo profilo il più completo possibile:

• Categoria: scegli la categoria principale e quelle secondarie, il più specifiche possibile, in modo da corrispondere alle intenzioni di ricerca dei tuoi clienti. Ad esempio, se un utente cerca “riparazione freni bicicletta Milano Porta Genova”, dimostrando la volontà di confrontare i centri di riparazione bici nelle vicinanze, le attività che hanno indicato la categoria “riparazione bici” avranno più possibilità di apparire nei risultati di ricerca.
• Orari di apertura dettagliati: indica i tuoi orari di apertura abituali e gli altri orari di apertura. Google dà più visibilità alle schede che riportano anche gli orari di apertura eccezionali (giorni festivi, chiusure temporanee, ecc.). 
• Prodotti e servizi: utilizza la sezione prodotti e servizi delle tue schede per inserire parole chiave legate alla tua attività. In questo modo aumenti le possibilità di comparire tra i primi risultati per ricerche molto specifiche. 
• Attributi: seleziona gli attributi pertinenti (accessibile in sedia a rotelle, parcheggio, metodi di pagamento, ecc.) che rispondono direttamente a intenti di ricerca specifici (ad esempio “ristorante con terrazza”). 
• Foto: aggiungi foto di alta qualità e geolocalizzate in modo da rassicurare l’utente su posizione e atmosfera. 

Ti invitiamo ad aggiungere anche una descrizione dettagliata, il link al tuo sito internet e i tuoi canali social, ecc. Più la scheda è completa, maggiori saranno le possibilità di apparire per ricerche con intenti diversi.

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2. Invitare i tuoi clienti a lasciare una recensione

Anche le recensioni dei clienti contribuiscono a una scheda Google ben ottimizzata. In effetti, le recensioni sono hanno un ruolo fondamentale per due tipi di intenti.

L’intento commerciale e/o transazionale: nel percorso d’acquisto, le recensioni dei clienti rassicurano gli utenti prima di effettuare un acquisto (o recarsi nel punto vendita), permettono di analizzare i punti di forza e migliorano la tua reputazione.

L’intento locale (SEO): da una parte, Google utilizza le recensioni come fattore di posizionamento locale, dall’altro, i clienti utilizzano nelle recensioni un linguaggio spontaneo che spesso include parole chiave che forse non avresti considerato. Ad esempio, la frase “servizio eccellente per bici vicino alla fermata della metro Sant’Agostino” consente a Google di associare la tua scheda a: 

• una parola chiave generica: “servizio bici” 
• la posizione precisa: “metro Sant’Agostino”
• una valutazione qualitativa: “eccellente”

Questi termini arricchiscono il campo semantico della tua scheda e migliorano il tuo posizionamento per le ricerche geolocalizzate a coda lunga. Infine, una recensione può trasformarsi in “giustificazione” Google, fornendo dettagli supplementari sull’offerta dei tuoi punti vendita.

Non trascurare la reputazione online della tua scheda Google. La nostra soluzione Review Management ti consente di raccogliere, rispondere e analizzare tutte le recensioni dei tuoi punti vendita in un unico posto, anche se provengono da diverse piattaforme (Google, Yelp, Facebook, ecc).

3. Creare contenuti specifici e ottimizzati per ogni punto vendita

Per le aziende che gestiscono numerosi punti vendita, la creazione dei contenuti dedicati a ciascun punto vendita è fondamentale. Per farlo, ti consigliamo di:

Con Store Locator, Partoo ti facilita il lavoro: questo strumento ti consente di elencare i diversi punti vendita sul tuo sito sotto forma di mappa interattiva e di creare una pagina dedicata per ciascuno di essi. 

Nota bene

A settembre 2025, Google ha aggiornato la politica sui link per le schede Google Business Profile (GBP), richiedendo una pagina di destinazione dedicata per ciascun punto vendita, al fine di migliorarne la pertinenza.

A settembre 2025, Google ha aggiornato la politica sui link per le schede Google Business Profile (GBP), richiedendo una pagina di destinazione dedicata per ciascun punto vendita, al fine di migliorarne la pertinenza.

I nuovi trend in materia di intenti di ricerca SEO 

L’intento di ricerca non è statico. L’avvento dell’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui gli utenti cercano informazioni e come Google risponde. Per questo motivo, sono emersi nuovi trend  negli intenti di ricerca:

La diffusione della ricerca vocale, visiva e conversazionale 

Con strumenti come Google Lens, Circle to Search (versione inglese di Cerchia e Cerca) o Google Search Live, le ricerche si basano sempre meno sulle classiche parole chiave e sempre più su frasi in linguaggio naturale e conversazionale. Prendiamo un esempio concreto: siamo passati da “meteo Firenze” a “puoi dirmi che tempo farà a Firenze questa settimana?”. Gli utenti esigono risultati molto precisi e spesso immediati come “bar dove bere il caffè vicino al mio ufficio”. 

Evoluzione delle ricerche a coda lunga

La ricerca a coda lunga, pur essendo più specifica, indica che l’utente si trova in una fase avanzata del processo di acquisto. Ad esempio, “maglia bambino chicco” ha meno probabilità di portare a una conversione rispetto a “maglia bianca senza maniche 2-3 anni chicco”. Queste ricerche a coda lunga sono query con un volume inferiore, ma mostrano un tasso di conversione più alto, poiché sono più specifiche.

GEO: intento di ricerca sui motori IA

Nulla di nuovo: l’IA sta rivoluzionando completamente il modo in cui cerchiamo informazioni su internet. Gli utenti si affidano sempre più spesso agli agenti conversazionali per effettuare le ricerche. Gli agenti conversazionali degli LLM sono in grado di riassumere le informazioni mostrando dati provenienti dalle tue schede Google. È quindi fondamentale che le tue informazioni siano complete e aggiornate e che i tuoi contenuti siano ottimizzati per essere selezionati dall’IA. 

Si apre così una nuova era per la SEO locale e la GEO, dove le aziende devono fare tutto il necessario per emergere.